So di non essere sola. So che là fuori, oltre questo schermo, ci sono innumerevoli ex ragazzine che hanno vissuto per anni sfuggendo i modelli imposti e nascondendosi dietro occhiali spessi e maglioni sformati. Centinaia di fanciulle in fiore per cui l’ombrello del nostrano “ti piace studiare non te ne devi vergognare” non è mai bastato a ripararle dalla pioggia incessante di pressioni sociali. Migliaia di noi, topine da biblioteca più che topolone da discoteca, che finalmente all’improvviso per la prima volta una sera del 2002 sono sorte in un ideale moto di unità quando su canale 5 è apparsa lei: Rory Gilmore. Finalmente una di noi, nonostante pelle e capelli così perfetti, protagonista della sua storia: non l’amica bruttina della stupenda protagonista a cui fa da spalla per simpatia e intelligenza, non la sfigata che all’improvviso si toglie gli occhiali e diventa bellissima conquistando il ragazzo più popolare della scuola. Finalmente un modello in cui potevamo identificarci senza sforzo, una secchiona che fa del suo essere secchiona un semplice dato di fatto: sono così, e quindi? E quindi, per tutte noi, ho cercato di raccogliere le fonti messe a disposizione dell’interwebs sulla “Rory Gilmore’s reading challenge”, integrandole tra loro, eliminando i doppioni, cercando di colmare lacune [...]
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