I vestiti a strati. Le guance rosse. Il cappello, la sciarpa, i guanti. Gli sbuffi di vapore dalle labbra screpolate. Gli occhiali che si appannano quando si entra in un locale caldo. Le luci alle finestre mentre fuori si cammina veloce. Le pozzanghere lucide e il cielo pulito, il buio alle cinque di sera, il profumo del freddo nel naso che gocciola, il buio alle cinque di pomeriggio. Finalmente è arrivato il momento dell’anno che preferisco: la stagione del letargo. Quando non serve nemmeno scusarsi perché si preferisce stare in casa al calduccio invece di uscire. Quando si pregusta la tazza di tisana da tenere in mano per scaldarsi. Quando basta una copertina di lana avvolta intorno alle spalle per sentirsi protetti e in pace con il mondo. Quando i gatti tornano a raggomitolarsi in grembo con la loro pelliccia calda e il ron ron delle fusa di sottofondo. Nelle sere così lunghe sarebbe perfetto avere un camino acceso attorno a cui raccogliersi per raccontare delle storie. In una versione decisamente più tecnologia e meno tradizionale, ho risolto la mia esigenza di letargo e storie con un unico strumento che mi sta accompagnando egregiamente ogni giorno verso la nanna piena [...]
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